Inquadramento storico del territorio di Lonato e del Garda

 
Il territorio di Lonato, inserito nell’ambito delle colline moreniche del basso Garda poste tra il lago, a nord, e la pianura, a sud, conserva tracce di continuità insediativa fin dalla Preistoria.
 
Ai radi insediamenti mesolitici e neolitici rinvenuti in vari contesti collinari e lacustri dell’area segue, nell’Età del Bronzo (2300-1200 a.C.), una più capillare diffusione di abitati quasi esclusivamente palafitticoli riferibili alla “Cultura di Polada”, che prende il nome da una località posta proprio nel territorio lonatese. La successiva Età del Ferro è invece rappresentata solamente da alcune sepolture del IV-III secolo a.C. rinvenute a circa 1 km dall’area delle Fornaci.
 
L’epoca Romana vede una progressiva organizzazione del territorio collinare a sud del Garda a partire dalla prima metà del I secolo d.C con la nascita di alcuni piccoli centri abitati (vici), la costruzione di alcune grandi ville lungo le sponde del lago (Sirmione, Desenzano, Toscolano), e l’organizzazione, nell’entroterra collinare, di una rete di fondi, edifici rurali e ville tra le quali quella di Loc. Pozze (presso Lonato) e quella di loc. Faustinella (circa 2 km a nord delle Fornaci).
 
L’importante arteria stradale Verona-Brixia attraversava il territorio del basso Garda e di Lonato in senso Est-Ovest dopo aver toccato, presso il lago, i due porti di Peschiera e Sirmione, importanti per i collegamenti via lago con gli insediamenti romani a nord del Garda, nell’area di Riva.
 
La presenza di vie di collegamento terrestri e lacustri, unitamente al facile reperimento delle principali materie prime necessarie alla produzione di laterizi (argilla, legna da ardere, acqua) hanno sicuramente favorito l’insediarsi del complesso artigianale in questo luogo, evidentemente strategico dal punto di vista commerciale.
Il lago di Garda in epoca romana