La Cultura di Polada

Diffusione della
La“Cultura di Polada” è costituita da un gruppo di siti che presenta determinate caratteristiche, quali medesime tipologie dei manufatti (vasi, bronzi, osso lavorato ecc.) e medesime tipologie insediative (predilezione delle aree lacustri o perilacustri, strutture di tipo palafitticolo). Essa geograficamente risulta diffusa nel Trentino, nel Veneto occidentale e nella Lombardia centro-orientale. L’area gardesana costituisce il centro del suo territorio e anche il luogo dove si situano i siti più importanti.
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Il nome “Polada” deriva dall’omonima località, in comune di Lonato, dove nella seconda metà del XIX secolo, a seguito delle operazioni di estrazione di torba da un piccolo specchio lacustre, venne riconosciuto un insediamento palafitticolo e vennero raccolti copiosi materiali ad opera del prof. Rambotti.
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La cultura di Polada cronologicamente è collocabile nell’Antica età del Bronzo, un periodo che va dal 2200/2300 a.C. al 1600 a.C. ed è distinguibile in un momento più antico (Bronzo Antico 1) e in uno più recente (Bronzo Antico 2). Gli abitati della Cultura di Polada tendono in parte a perdurare per il successivo Bronzo Medio (1600 – 1300), mentre subiscono una forte contrazione nel Bronzo Recente (XIII sec. a.C.), fino alla completa scomparsa verso il 1200 a.C.
(da Baioni M. “Il sito palafitticolo di Polada”, in “Sulle tracce dell’uomo” a cura di Ass. La Polada, 2004)
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I siti della Cultura di Polada nel territorio Lonatese
  • Polada
  • Lavagnone
  • Cattaragna
  • Altri siti
Il bacino di Polada (foto G. Pionna, CDL)